Sei rientrato a lavoro e dopo le meritate ferie natalizie ti sembra incredibilmente dura ricominciare la tua routine? Esiste un nome a questa condizione e potresti non essere l’unico a provarla: stai vivendo il post-vacation blues!
Noto anche come sindrome da “stress da rientro”, il post-vacation blues indica un generale stato depressivo che si può osservare al rientro da una vacanza più o meno lunga. Infatti, questa condizione è maggiormente presente sia nei lavoratori che negli studenti al rientro dalle vacanze estive e dalle festività di fine anno.
Nonostante il post-vacation blues non sia riconosciuto clinicamente come un disturbo dal manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-V), esso può risultare comunque rilevante in termini emotivi e quindi compromettere parzialmente le nostre prime giornate di rientro a lavoro. Ma niente paura! Si tratta di una condizione transitoria e facilmente curabile; per questo motivo conoscerne i sintomi, le cause e i rimedi efficaci può essere d’aiuto per te e le persone con cui lavori.
Pur non essendo clinicamente rilevante, questo disturbo può condividere con la depressione e l’ansia alcuni tipici sintomi mentali e fisici.
Tra i primi si possono elencare:
Per quanto riguarda possibili sintomi fisici annoveriamo:
Non ti allarmare eccessivamente se percepisci uno o più di questi sintomi per qualche giorno fino a circa un paio di settimane dal rientro alla quotidianità lavorativa, in quanto è la durata tipica di questo disturbo. Se dovessero perdurare oltre, ti suggeriamo di valutare con la adeguata serietà se sia il caso o meno di consultare uno specialista.
La causa principale di questo disturbo risulta intuitiva: si tratta del cambiamento repentino da uno stile di vita rilassato, tipico delle ferie, ad uno significativamente più intenso in termini di energie mentali e/o fisiche come quello richiesto dalle attività lavorative. Tutto ciò può generare in un lavoratore uno stato depressivo caratterizzato da alcuni dei sintomi sopracitati.
In alcuni casi, questo cambiamento può essere accentuato da condizioni particolari come ad esempio il rientro da un viaggio in un Paese estero o da una settimana bianca, entrambe esperienze caratterizzate potenzialmente da una cultura e da uno stile di vita decisamente lontano da quello lavorativo. In aggiunta, eventuali cause fisiche (scottature, infezioni, punture o morsi di insetti, alimentazione non regolare ed eccessivo consumo di bevande alcoliche) possono aggravare ulteriormente la condizione. Ad aggiungersi c’è l’aggravante di rientrare in un luogo di lavoro o di studio che già prima non era piacevolmente vissuto.
Questo non significa che in futuro dovremo rinunciare a programmare le vacanze in ottica di ridurre gli effetti di un inevitabile post-vacation blues perché è stato scientificamente dimostrato come le vacanze siano, nella maggior parte delle condizioni, un generatore efficace di effetti positivi anche a lungo termine. Le vacanze attivano infatti nel nostro corpo e nella nostra mente meccanismi di difesa contro lo stress a lavoro sotto il piano fisiologico (maggiore capacità del nostro sistema nervoso autonomo di rispondere agli stressors), psicologico (aumento della sensazione di calma) e comportamentale (più produttività e minore sforzo nelle attività cognitive).
Purtroppo, le vacanze producono i loro effetti positivi con maggiore efficacia in coloro che svolgono mansioni non significativamente stressanti. Infatti, qualora si subisca un sovraccarico di mansioni lavorative, specialmente prima e dopo le vacanze, le conseguenze negative dello stress possono “strabordare” nelle ferie (spillover effect), lasciando terreno fertile ad un probabile post-vacation blues che può evolversi in condizioni più gravi, come burnout o depressione.
Gli effetti negativi del post-vacation blues possono essere affrontati e superati con efficacia mediante rimedi preventivi o correttivi.
Per prevenire o intervenire sui sintomi del disturbo potresti provare a:
Nel caso in cui tu riconosca che le vacanze non abbiano sortito alcun effetto positivo sul tuo umore o sui tuoi comportamenti al rientro al lavoro e trovi difficoltà a risolvere la tua condizione mediante i suggerimenti riportati sopra od altri validi consigli, puoi considerare di parlarne con un tuo superiore per trovare insieme una soluzione. Ad esempio, laddove possibile, una riduzione temporanea del carico di lavoro una volta rientrato dalle vacanze potrebbe darti il tempo che ti serve per superare questa condizione. In ultima battuta, considera senza vergogna di parlarne con uno specialista della salute, come uno psicologo o uno psicoterapeuta, attraverso, se ti è possibile, soluzioni di welfare aziendali se previste dalla tua azienda.
In questo articolo sono stati approfonditi i sintomi, le cause e i rimedi del post-vacation blues. Adesso che conosci più da vicino questo disturbo, potrai aiutare ora e in futuro te e i tuoi colleghi.
La consapevolezza e la prevenzione sono antidoti molto potenti per combattere disturbi come questo, ma è fondamentale non dimenticare mai di curare il tuo benessere mentale in ogni fase della tua attività lavorativa per rimanere protetto anche da disturbi meno “stagionali” come il burnout.
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